Alla elegante sobrietà della pittura lombarda degli anni trenta del settecento (Legnanino, Ghislandi, Ceruti) si ispira il bel Ritratto di gentiluomo. Come quest’ultimo attribuiti al clusonese Bortolo Nazari, ma in tempi recenti più prudentemente ricondotti alla mano di un non ancora identificato artista bergamasco intorno al 1730, due Ritratti di nobildonne, con la ricchezza di dettaglio dei loro costumi, individuano i caratteri della moda femminile a Bergamo nella prima metà del XVIII secolo.